Calligrafia: disciplina della bellezza
Diciamo la verità: la parola “disciplina” non è tra le più simpatiche che conosciamo; quando la sentiamo, la mente corre subito all’idea di costrizione, fatica e rigore. E dire che deriva dal latino discĕre, imparare, che invece è un verbo positivo che apre orizzonti e promette miglioramenti.
La calligrafia è questo: una disciplina, sì, con regole precise e inderogabili, ma che offre la possibilità di esprimere bellezza, affinare il gesto della scrittura, ingentilire il tratto.
Una scrittura educata
Mi piace paragonare l’esercizio calligrafico al lavoro di aratura e semina in un campo: si tracciano i solchi, se ne vedono i segni e si avverte la fatica per aver tirato l’aratro, ma in quei solchi si gettano i semi e se avremo creato le condizioni giuste perché la terra li accolga, li vedremo crescere e fruttificare.
Quando scriviamo a mano avviene lo stesso: anche qui tracciamo dei segni e anche qui facciamo fatica per imparare ad eseguirli nel modo corretto, ma nel momento in cui avremo appreso la tecnica il risultato sarà sotto gli occhi di tutti a testimonianza del nostro buon lavoro.
La calligrafia è una “scrittura educata” nel doppio senso di gesto che richiede esercizio e di atto gentile, perché è formativa per chi la pratica e gratificante per chi ne gode. È un tipo di comunicazione in cui ci si prende cura tanto del significato quanto del significante.
Alleata a scuola nello sviluppo delle competenze
La scrittura a mano, soprattutto in corsivo, non è un’attività superata o anacronistica, al contrario favorisce lo sviluppo di una serie di competenze fondamentali per la crescita armoniosa dei bambini in età scolare, quali la memoria, l’apprendimento veloce ed efficace, la capacità di una produzione scritta e orale adeguate, la precisione dei tratti, la cura del dettaglio, l’ordine. Agevola la concentrazione e l’introspezione, predisponendo all’approfondimento dei contenuti contro il “brevismo”, il dannoso elogio della fretta, e la scarnificazione del pensiero.
Allenare a scuola i bambini alla pazienza è un modo per farla percepire loro come una virtù. E la calligrafia richiede pazienza.
A ciò si aggiunge anche il valore estetico insito in questa disciplina, autentico strumento per educare alla bellezza.
Se si perde l’occasione da bambini di esercitare la mano nella scrittura e di prestare attenzione al senso dei segni che si tracciano sul foglio, si rimane privati di stimoli importanti. Potranno essere recuperati, ma solo attraverso una rieducazione che, come è noto, è sempre più faticosa dell’apprendimento ex novo.
Segno autentico per affermare la propria personalità
Con i miei laboratori e corsi di calligrafia incontro spesso i giovani, soprattutto adolescenti, e sempre constato quanto interesse ed entusiasmo generi in loro questa disciplina. Vivono un’età della vita ancora piena di incertezze, alla ricerca costante della propria personalità, di un modo per affermarsi. Quando scoprono che il loro tratto è unico e irripetibile, rimangono meravigliati, affascinati dal percorso intrapreso, desiderosi di andare avanti.
Un toccasana per la loro autostima.
Inoltre la calligrafia esercita un effetto calmante su chi la pratica, a tutte le età, e specialmente in questa in cui gli sbalzi di umore sono frequenti e intensi.
Presupposto irrinunciabile nel lavoro di grafici e creativi
La tecnologia è entrata a far parte della nostra vita, ha trasformato il nostro modo di lavorare, ha reso più agevoli e immediati molti passaggi dell’attività di grafici e creativi. Lo studio della calligrafia e l’esercizio della manualità continuano però ad essere presupposto irrinunciabile per questo genere di professioni, in cui la personalità di chi le pratica gioca un ruolo fondamentale nell’originalità delle proposte.
Lo studio delle scritture storiche ci aiuta a progettare e produrre in modo corretto il marchio di un’azienda, un titolo di copertina, la testata di un giornale, l’architettura di una pagina e molti altri elementi della comunicazione grafica.
Allora potrà nascere un dialogo proficuo tra una disciplina antica e la sua applicazione moderna, un connubio virtuoso tra scrittura a mano e soluzione tecnologica. Si potranno inventare nuove “anatomie” di lettere che, prima di essere messe online attraverso un computer, saranno state pensate e tracciate da una persona. Vi assicuro che la differenza si vede ed è molto apprezzata da chi ci ha commissionato il lavoro.
Ordine sul foglio, ordine nei pensieri
Chi scrive lo sa: il passaggio dall’idea alla trascrizione della stessa presuppone un’operazione impegnativa, spesso faticosa, ma è fondamentale vedere il proprio pensiero espresso sul foglio e apprezzarne la forma anche da un punto di vista grafico. Scrivere a mano ciò che pensiamo ci dà il tempo per elaborarlo, la possibilità di ordinarlo, la certezza di riconoscerlo anche a distanza di tempo. In quei segni ritroveremo non solo il pensiero che abbiamo avuto, ma anche lo stato d’animo in cui l’abbiamo trascritto, perché la nostra calligrafia non si limita a disciplinare i concetti, lei registra anche le emozioni.