
Cecilia Mattioli
Articoli
Scrivere bene significa lasciare spazio al non detto
“Lacuna. Saggio sul non detto” di Nicola Gardini fa riflettere sul valore del non detto in letteratura e dimostra, con un’analisi puntuale e ricca di esempi autorevoli, come la buona scrittura sia quella che sa dire solo quello che serve, lasciando al lettore lo spazio per immaginare il resto e desiderare di andare oltre.
Silent book: la magia dei libri senza parole
“Il ladro di polli” di Béatrice Rodriguez è un silent book, vale a dire un libro senza parole. Il significato del racconto passa attraverso le immagini e la sensibilità dell’occhio di chi le guarda, adulto o bambino che sia, perché questo genere di libri è davvero adatto a tutti.
Tra saggio e racconto: Le piccole virtù della Ginzburg
Le piccole virtù di Natalia Ginzburg è una raccolta di undici scritti tra il saggio e il racconto. In realtà non sono per niente “piccole” le tematiche che affronta l’autrice, perché trattate con l’acume di chi ha saputo fare suo il mestiere di scrivere, quello vero.
Viaggio nella scrittura di Paul Auster
Ho sempre pensato che lo scrittore sia l’unione di arte e artigianato e credo non ci sia esperienza più affascinante di entrare nel suo laboratorio, nel luogo cioè in cui la scrittura prende forma. Una vita in parole. Dialogo con I. B. Siegumfeldt di Paul Auster è un...
Pietra di pazienza: un romanzo, una confessione
La pietra di pazienza (sang-e sabur) è quella che, nella mitologia persiana, si tiene accanto per confidarle tutto ciò che non si può rivelare a nessun altro, riversando su di essa le proprie sofferenze, i dolori, le miserie. La pietra ascolta e, in silenzio, assorbe...
E le altre sere verrai? I romanzi nascono anche così
“Dunque, da principio sorride.È un sorriso discreto, quasi impercettibile, di quelli che talora si formano sul viso senza che lo si decida, che appaiono senza che lo si voglia, e non sembrano legati a niente di particolare, e non è detto che si possano spiegare.Ecco:...
Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola
Ho studiato per la prima volta Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola nel 1991, alla facoltà di lettere classiche dell’Università di Bologna, dove il passaggio dall’oralità alla scrittura era un fenomeno molto importante e affascinante, oltre che necessario...
La biblioteca di Manguel. I libri della vita
Per quanto mi riguarda i libri sono solo quelli cartacei. È vero, oggi la tecnologia ci permette di leggere anche in formato elettronico, ma parlare di lettura è una cosa, parlare di libri è un’altra.“Vivere con i libri. Un’elegia e dieci digressioni” di Alberto...
Incipit. 2001 modi per iniziare un romanzo
La copertina di “Incipit. 2001 modi per iniziare un romanzo” è emblematica: una macchina da scrivere con un foglio bianco, vuoto, che aspetta di essere scritto. Una situazione che dura un tempo che è difficile da quantificare e anche da prevedere che, credo, più o...
Vivere per scrivere
“C’è chi scrive ancora a mano e chi è stregato dal computer, chi programma ogni pagina dall’inizio alla fine e chi avanza di getto senza sapere dove lo porterà la trama, chi frequenta i corsi di scrittura creativa e chi esce dalla scuola della vita, chi si fa ispirare...