Il Cyberpunk: cos’è e quando nasce
Il Cyberpunk è una corrente letteraria e artistica nata nella prima metà degli anni Ottanta del XX secolo che tratta di scienze avanzate, cibernetica, ribellione e cambiamento radicale nell’ordine sociale. Il termine, composto dalla fusione delle parole “cyber” (cibernetico) e “punk” (degrado), è stato coniato da Bruce Bethke nel 1983, anche se lo stile fu reso popolare molto prima della sua pubblicazione dal curatore editoriale Gardner Dozois.
La sua crescente fama ha influenzato cinema, fumetti, videogiochi, architettura e design.
In un mondo sempre più in sintonia con la tecnologia, il Cyberpunk è ormai realtà.
Gli elementi chiave
Mega-corporazioni
Nel mondo Cyberpunk le multinazionali dominano il mondo. Sono società senza scrupoli, così potenti da manipolare governi interi. Le loro sedi sono immensi grattacieli-fortezze impenetrabili, sorvegliate dalle tecnologie più avanzate.
Le organizzazioni criminali come Yakuza, Triade o Organizacija si sono alleate alle mega-corporazioni e controllano i quartieri cittadini in totale libertà d’azione.
Innesti
La tecnologia ha avuto una crescita vertiginosa, raggiungendo livelli di perfezionamento che mirano alla creazione di macchine sempre più potenti.
Gli innesti vengono usati per migliorare il proprio corpo e incrementare le funzioni cerebrali. Il metallo si fonde con la carne attraverso cyber-arti, occhi bionici o chip innestati nel cervello.
Il rapporto uomo/macchina è una simbiosi necessaria ma insidiosa.
Alcuni tendono a non riconoscere più il proprio corpo naturale tramutandosi in vere e propri mostri privi d’umanità.
La Rete
Luogo misterioso e oscuro, dove dati di ogni genere si muovono freneticamente. È facile rimanerne soggiogati o, peggio, perdersi al suo interno.
In un mondo perennemente connesso in cui le informazioni sono al servizio del miglior offerente, gli hacker hanno imparato a usare i computer per penetrare nei sistemi informatici delle corporazioni e rubare crediti virtuali.
Per gli altri, la Rete è un rifugio dove scappare e trovare conforto da una collettività ormai fredda e distaccata ma può diventare anche un sistema efficace di controllo delle masse.
Degrado
Non tutti gli individui accettano di sottomettersi alle corporazioni. Coloro che vivono al di fuori della legge devono sopravvivere nei bassifondi: luoghi sporchi, violenti, dove l’autorità governativa non conta e gli affari vengono gestiti da gang criminali.
L’alta densità abitativa provoca un enorme divario tra classi sociali e il tasso della criminalità è in costante aumento.
Una situazione che coinvolge anche gli androidi, molto spesso relegati a svolgere i lavori più umilianti e scherniti per la loro diversità.
Droghe sintetiche e cocktail spacca-cervello distorcono la realtà di una società persa, in balia di vizi e abitudini malsane.
Stile
Gli scrittori di letteratura Cyberpunk utilizzano un linguaggio sporco che si accosta a tecnicismi di cui raramente è spiegato il significato. Molti elementi sono lasciati all’interpretazione del lettore.
Il racconto si focalizza sulle azioni del personaggio, a cui viene dato il peso maggiore. Si segue spesso un punto di vista molto intimo, mirato a stabilire una connessione autentica tra lettore e protagonista.
Per aumentare il realismo della descrizione le marche corporative corrispondono a nomi esistenti (come “Atari” e “Toyota Motor Corporation”).
Alla scoperta del genere
Letteratura
Neuromante di William Gibson.
Insieme a Giù nel ciberspazio e Monna Lisa Cyberpunk, la Trilogia dello Sprawl è considerata l’opera l’archetipo del genere.
Uno dei primi romanzi a introdurre innesti cibernetici, mega-corporazioni e termini gergali derivati dall’informatica.
La storia si articola in una società perennemente connessa al cyberspazio. Un mondo fatto di trafficanti, prostitute e hacker: persone prive di redenzione la cui unica fonte di luce è la Matrice.
Non ho bocca, e devo urlare di Arlan Ellison.
Scritto in una sola notte, si tratta di una delle opere più cupe e crude del genere.
Le tematiche sono molteplici: la supremazia di un’intelligenza artificiale crudele sul genere umano, la disperazione e il senso d’abbandono in un mondo devastato.
Per approfondire l’ambientazione e la psicologia dei personaggi, ne fu tratto un videogioco per MS-DOS a opera di Cyberdreams.
Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick.
Conosciuto anche come Blade Runner, è il romanzo che ispirò il capolavoro cinematografico di Ridley Scott.
Imperialismo delle multinazionali, depressione, droghe e distaccamento sociale sono solo alcuni dei temi trattati dall’autore.
Una storia diventata manifesto e punto di riferimento, la cui estetica è stata elemento di svolta per il genere.
Fumetti
Alita l’angelo della battaglia, manga di Yukito Kishiro.
Le vicende si svolgono nella “Città Discarica”: una metropoli sovrastata da una città sospesa tra le nubi che scarica i suoi rifiuti sotto di sé. È qui che il cyber-dottore Daisuke Ido, trova la protagonista tra i rifiuti. Il corpo della giovane androide ha subito molti danni strutturali ma il suo cervello è ancora intatto. Daisuke decide allora di ripararla e donarle una nuova vita.
Ghost in the Shell, manga di Masamune Shirow.
Nanotecnologie, ingegneria genetica e informatica sono gli aspetti basilari dell’opera.
Ghost in the Shell è un thriller poliziesco Cyberpunk che racconta la storia del maggiore Motoko Kusanagi e della Sezione 9, una squadra governativa speciale progettata per combattere le attività criminali e il terrorismo.
Film
La fuga di Logan di Michael Anderson.
Tratto dal romanzo di William F. Nolan e George Clayton Johnson, racconta di una società chiusa sotto una cupola impenetrabile, del tutto controllata e automatizzata.
La popolazione è gestita da un sistema di limitazione che regola il numero degli abitanti attraverso l’eutanasia forzata a 30 anni: un’esistenza agiata priva di mansioni e oneri il cui divertimento e lusso sono solo una terribile facciata.
RoboCop di Paul Verhoeven.
In una Detroit violenta e decadente, la multinazionale Omni Consumer Product stipula un contratto con l’amministrazione comunale per dirigere il dipartimento di polizia.
Il piano è quello di demolire la Vecchia Detroit per edificare Delta City, un’innovativa megalopoli. Come? Tramite un innovativo progetto che utilizza un cyber-poliziotto a tutela dell’ordine.
Johnny Mnemonic di Robert Longo.
Liberamente tratto dal racconto Johnny Mnemonico di William Gibson, la storia è ambientata nel “lontano 2021”.
Johnny è un “ricordante”: un corriere che utilizza una bolla di memoria inserita nel proprio cervello per trasportare importanti dati dal destinatario al mittente.
Nirvana di Gabriele Salvatores.
Pellicola italiana che richiama Neuromante, Blade Runner e Strange Days.
Trama dalle tematiche filosofiche incentrate sul senso di un’esistenza condizionata dai viaggi nel cyberspazio.
Matrix delle sorelle Wachowski.
Celebre saga che mostra due facce della realtà. La scoperta di Matrix è un incubo dal quale è difficile svegliarsi: un mondo virtuale elaborato in grado di tenere sotto controllo l’umanità intera.
Giochi di ruolo
Cyberpunk 2020 di Mike Pondsmith.
Ambientazione con tutti gli elementi tipici del genere. Manuale di riferimento per chi vuole vivere in prima persona un’avventura cruda e violenta. Tra innesti, criminalità e spietate mega-corporazioni.
Recentemente è uscito il seguito: Cyberpunk Red, distribuito da Asmodee.
Videogiochi
Detroit: Become Human (Quantic Dream).
L’azienda tecnologica “CyberLife” ha lanciato sul mercato gli androidi: macchine antropomorfe progettate per svolgere ogni tipo di lavoro.
Quest’innovazione ha tuttavia innalzato il tasso di disoccupazione, causando il malcontento della popolazione americana.
Una storia narrata dal punto di vista di tre diversi androidi: Markus, Connor e Kara.
Cyberpunk 2077 (CD Projekt RED).
Versione videoludica del celebre gioco di ruolo, un’avventura open world ambientata a Night City.
Il giocatore vivrà il conflitto tra le bande per il dominio cittadino in un ambiente dove etica e moralità sono ormai un vago ricordo.
Musica
Il Cyberpunk ha avuto grande influenza anche nel mondo musicale.
Radiohead, Subsonica o la più recente Grimes. Esiste anche un filone appartenente alla New Retro Wave (che fonde sonorità synth pop con quelle più futuristiche) e il Cyber in ogni sua variazione che propone le atmosfere tipiche del genere.
Le sfumature del genere Cyberpunk
Lo Steampunk nasce alla fine degli anni Ottanta come variante del Cyberpunk anche se la sua paternità ha radici lontane, risalenti alle opere visionarie di Jules Verne.
È un genere che si concentra sulla tecnologia dell’epoca vittoriana rivista e corretta: il trionfo della meccanica in opposizione all’elettronica del cyberpunk.
Macchine a vapore, orologeria e intricati congegni meccanici sostituiscono la bioingegneria e la nanotecnologia.
Il Solarpunk è un movimento più recente caratterizzato da un’attenzione verso le tecnologie eco-sostenibili.
Si distingue per un’estetica futuristica/green ispirata all’Art Nouveau: rappresentazioni di ambienti urbani in armonia con la vegetazione.
Ma è anche un sotto-genere di forte denuncia. Gli argomenti trattati sono molteplici e tutti attuali: dal cambiamento climatico allo sfruttamento avido delle risorse di cui disponiamo.
Viviamo in un mondo Cyberpunk?
Algoritmi, monete digitali, visori di realtà virtuale, multinazionali. Macchine che si guidano da sole e innesti bio-meccanici sempre più avanzati.
Viviamo in un mondo in cui l’ambiente digitale si è fuso con quello fisico.
Nel 2022 poche persone riescono a vivere senza l’ausilio di una buona dose di tecnologia.
Siamo arrivati al punto dove molti siti ci chiedono – letteralmente – di dimostrare di non essere dei robot.
Il Cyberpunk, quindi, è una visione che si è esaurita? Tutt’altro.
Soprattutto oggi, deve essere considerato un “genere bussola” per orientarci e porci delle domande fondamentali: questa fusione porterà a un maggiore benessere o seguirà una corrente anarchica e allucinata?
Ogni decisione può portare conseguenze positive o negative ma che almeno siano scelte consapevoli.