La copertina di “Incipit. 2001 modi per iniziare un romanzo” è emblematica: una macchina da scrivere con un foglio bianco, vuoto, che aspetta di essere scritto. Una situazione che dura un tempo che è difficile da quantificare e anche da prevedere che, credo, più o meno tutti ci siamo trovati ad affrontare.

Wislava Szymborska, nel discorso pronunciato in occasione dell’assegnazione del premio Nobel vinto nel 1996, ammette che “In un discorso, pare, la prima frase è sempre la più difficile”; si può dire lo stesso anche in riferimento all’incipit di un romanzo. Decidere come iniziare è forse più complicato che decidere come finire, anche se la concentrazione di tutti i lettori è sul finale.

Fino a quando non siamo noi a dover scrivere, non ci fermiamo a riflettere sulla difficoltà e sull’importanza dell’inizio, anche perché, quando cominciamo a leggere un romanzo, il lavoro è già fatto e ci sembra tutto logico, tutto facile, tutto esattamente così come deve essere. Certo, ci rendiamo perfettamente conto che ci sono inizi più azzeccati e più accattivanti di altri, ma è comunque una valutazione che facciamo partendo da una frase, un periodo, un paragrafo che esiste già. Per quanto mi riguarda, la prima frase di un libro non è un elemento che mi fa decidere di abbandonare la lettura del romanzo, ma di certo è determinante nella decisione di continuare.

Se l’inizio mi piace, mi colpisce, mi incuriosisce, acquisto il libro, subito, senza alcuna esitazione.
Umberto Eco, nella prefazione, definisce “Incipit. 2001 modi per iniziare un romanzo “[…] gradevolissimo e documentatissimo libro che avete sotto gli occhi, il quale non si propone nessun intento «di ricerca», ma esibisce solo una sorta di insaziabile appetito romanzesco (immaginate gli autori a sfogliare migliaia e migliaia di storie per registrarne le aperture, il gusto di riunire poi questi inizi secondo un disegno capriccioso e divertito, individuando filoni, rimandi, ossessioni, vezzi, cadenze)”.
Io lo definisco una miniera d’oro: oltre 500 pagine che raccolgono, raggruppati in categorie, inizi famosi o sconosciuti, azzeccati o no, nei quali ci identifichiamo o che non ci fanno nessun effetto. È un catalogo prezioso, perché è fonte di ispirazione più di una bibliografia, più di una biblioteca. Nell’era di internet, in cui siamo sempre più alla ricerca della velocità e dell’immediatezza delle risposte, questo volume fa al caso nostro. È un libro gioco, che non ha una storia sola da raccontare, ma ne propone 2001, che può essere letto secondo l’ordine delle pagine, ma anche consultato a caso. È una raccolta affascinante di suggerimenti che il lettore può accettare o no, dai quali si può far incuriosire o che può scegliere di ignorare.
Per come sono fatta io, appena l’ho visto, non ho avuto la minima esitazione: non poteva non essere mio. Contiene titoli che ho già letto, ma sono ben di più quelli ancora da leggere e la preziosità di questa “enciclopedia della lettura possibile” sta proprio in questi ultimi, nei “non ancora letti”.

“Incipit. 2001 modi per iniziare un romanzo” rappresenta 2001 proposte di lettura, un paradiso per il lettore. È un catalogo elegante e prezioso da leggere e rileggere. Ogni incipit è una storia a sé. Può succedere di riconoscere l’incipit, perché abbiamo già letto il libro a cui appartiene, oppure, più spesso, può essere la prima volta che lo leggiamo. Con ogni inizio possiamo giocare e provare a continuare noi la storia; possiamo leggerli tutti in sequenza per vedere che effetto fanno; possiamo cercarne alcuni che, uniti, diventino essi stessi un romanzo.

Ricordate “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Calvino? In quel caso era la somma dei titoli dei capitoli, ma il principio del gioco letterario è lo stesso.

La lettura di questo libro può costituire un buon esercizio per educare il gusto, per riconoscere i colpi di stile, le idee felici. Per giustificare chi non ce l’ha fatta al primo colpo, eppure ha un nome celebre (e giustamente). Questo libro serve a molte cose.

R. Papi, F. Presutto, R. Renzi, A. Stella, Incipit. 2001 modi per iniziare un romanzo, Skira, 2018, pp. 589, € 19.00

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