La camera azzurra
Ho un debole per i libri che non si limitano a raccontare una storia, ma mi chiamano in causa come lettrice rendendomi complice dell’autore. Sono i libri che lasciano intravedere invece di descrivere, suggeriscono invece di dire. La camera azzurra di Georges Simenon è uno di questi. Te lo consiglio soprattutto per il modo in cui l’autore ha scelto di costruire la trama.
L’AUTORE
Georges Simenon nacque in Belgio a Liegi nel 1903. Appassionato di letteratura fin da ragazzo, cominciò a scrivere molto presto e divenne uno degli autori più prolifici del XX secolo. Scelse di farlo in francese, producendo romanzi di generi diversi e ricorrendo spesso a pseudonimi, ma nella memoria dei più il suo nome resta legato a Maigret, il celebre commissario di polizia protagonista dei suoi romanzi gialli.
Amò molto anche il cinema. Nel 1960 fu presidente di giuria alla tredicesima edizione del festival di Cannes, in cui venne assegnata la Palma d’oro a La dolce vita di Federico Fellini con cui avrà una lunga e duratura amicizia.
Una curiosità: nel 1972, dopo aver pubblicato Maigret e il signor Charles, lo scrittore dichiarò pubblicamente che non avrebbe mai più scritto e infatti da allora iniziò l’epoca dei dettati: Simenon registrò su nastri magnetici le parole che aveva deciso di non scrivere più. Infranse questa promessa soltanto nel 1980 quando, dopo la tragica scomparsa della figlia morta suicida due anni prima, decise di scrivere di suo pugno Memorie intime, a lei dedicato.
Simenon morì di tumore a Losanna nel settembre del 1989.
LA TRAMA
Due amanti, una passione impetuosa, i loro incontri nella “camera azzurra” del solito Motel e poi la morte misteriosa del marito di lei. La polizia indaga e risale a Tony, l’amante. La storia prende corpo dalle dichiarazioni che costui rilascia alla polizia durante gli interrogatori a cui è sottoposto. Ma è la sua versione dei fatti. Il lettore verrà a sapere come siano andate davvero le cose soltanto alla fine del romanzo.
DA NOTARE
La camera azzurra fa parte dei libri di Simenon cosiddetti “romans durs”, ossia “forti”, quelli che non rientrano nel genere specifico del giallo. Nessun caso per Maigret, quindi, ma un romanzo psicologico, in cui un’insana passione d’amore finisce in tragedia.
Simenon non racconta un’indagine, costringe il lettore a condurne una per proprio conto, a cogliere gli indizi narrativi sparsi ovunque nel romanzo, a trarre conclusioni e poi rimetterle in discussione al comparire di un nuovo dettaglio. Non ci racconta una storia, ci fornisce con sapiente gradualità gli strumenti per dedurla in autonomia.
Un effetto del genere si ottiene solo se si costruisce la narrazione e la si struttura con precisione assoluta, a cominciare dall’incipit.
Fin dalle prime parole Simenon ci catapulta dentro la storia, nel bel mezzo di un dialogo scarno, ma che già fa capire molto della natura dei due interlocutori: hanno appena fatto l’amore, tuttavia in quella stanza azzurra, di un azzurro “simile a quello della liscivia” – come preciserà poco più avanti -, aleggia un senso di minaccia. In qualità di lettori lo cogliamo senza saper bene spiegare perché. Simenon invece lo sa: lo ha costruito lui, punto per punto, parola per parola, colore dopo colore. La sua idea di storia è già tutta lì.
INCIPIT
«Ti ho fatto male?».
«No».
«Ce l’hai con me?».
«No».
Era vero.
Era vero. In quel momento tutto era vero, perché viveva ogni cosa così come veniva, senza chiedersi niente, senza cercare di capire, senza neppure sospettare che un giorno ci sarebbe stato qualcosa da capire. E non solo tutto era vero, ma era anche reale: lui, la camera, Andrée ancora distesa sul letto sfatto, nuda, con le gambe divaricate e la macchia scura del sesso da cui colava un filo di sperma.
Era felice? Se glielo avessero chiesto, avrebbe risposto di sì senza esitare. Non gli passava neanche per la testa di avercela con Andrée perché gli aveva morso il labbro. Faceva parte dell’insieme, come tutto il resto. In piedi, anche lui nudo, davanti allo specchio sul lavandino, si tamponava la bocca con un asciugamano imbevuto d’acqua fredda.
LEGGI ALTRE RECENSIONI
La simmetria dei desideri
Ci sono storie che rappresentano la vita con tale naturalezza che nel leggerne il racconto ti sembra di vederla scorrere proprio in quel momento davanti agli occhi. Riconosci i tratti della quotidianità, di sentimenti universali, di un’umanità calata in quelli che più...
Il quinto giorno
I libri che sanno creare suspense sono capaci di coinvolgere a tal punto da farci perdere la cognizione del tempo.Riuscire a raccontare la tensione non è facile, soprattutto perché bisogna essere bravi a mantenerla nel corso della narrazione. Frank Schätzing ci riesce...
Apologo del giudice bandito
Leggere è un piacere e il tempo che dedichiamo ai libri un regalo che facciamo a noi stessi. Ma è anche un’azione che richiede volontà e concentrazione, perché se ci distraiamo o siamo stanchi rischiamo di non capire o di dimenticare presto quello che troviamo...
Il sentiero dei profumi
Le letture di evasione hanno la capacità di portarci altrove e di farci scoprire regioni che non abbiamo mia conosciuto. Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni ci accompagna nel mondo delle essenze e riesce in più di un’occasione a farci immaginare addirittura i...
Hunger Games
L’espressione Young Adult, spesso abbreviata YA, sta ad indicare quei libri che vengono scritti espressamente per gli adolescenti, vale a dire per i giovani fra i 12 e i 18 anni. Hunger Games di Suzanne Collins, primo titolo di una trilogia, è uno YA distopico fra i...
Destinazione immaginario
Che tipo di lettore/lettrice sei? Affezionato/a ad un unico genere letterario o capace di spaziare dal romanzo al saggio, dalla prosa alla poesia? A me piace alternare i tipi di letture, confrontarmi con forme di linguaggio differenti e con modi diversi d’interpretare...
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini
I romanzi che nascono per i ragazzi, di solito, rispondono a canoni particolari che gli autori impegnati nel genere conoscono bene. Quando sono costruiti e raccontati come si deve, però, travalicano il confine dell’età e diventano libri e basta, storie che è piacevole...
Io, robot
Le raccolte di racconti impegnano sia l’autore sia il lettore. Il primo deve saper padroneggiare la tecnica dell’essenzialità senza sacrificare la componente emozionale di cui le buone narrazioni non possono essere prive, il secondo è chiamato a entrare e uscire da...
Il mulino dei dodici corvi
I romanzi di formazione, per loro natura, nascono per rivolgersi ai ragazzi, ovvero a personalità ancora in costruzione, ma se giocati su livelli narrativi diversi, possono offrire chiavi interpretative ulteriori e adatte anche per un pubblico maturo. È il caso de Il...
Prima persona singolare
Se sei tra quelli che nella lettura, compresa quella di racconti e romanzi, cerca risposte chiare e dati oggettivi, il libro che ti propongo oggi potrebbe spiazzarti, perché il suo autore è il mago dell’incerto, giocoliere dell’inverosimile. Sto parlando di Murakami...
Americanah
Tra i tanti pregi che hanno i libri c’è anche quello di aiutarci a capire prospettive che non ci appartengono e realtà che ci sono estranee. Attraverso il processo di immedesimazione con i personaggi, di cui ci appassioniamo, entriamo davvero nei loro panni e...
La lunga strada della vendetta
Ci sono libri difficili da catalogare perché nascono proprio dall’intenzione dei loro autori di mescolare generi diversi, operazione tanto affascinante quanto delicata. Il rischio di creare un ibrido poco coerente infatti è molto elevato. Joe R. Lansdale invece ce ne...
Il sentiero
Vi è capitato di cominciare a leggere un libro e di far fatica a fermarti? A me spesso e di solito questo accade perché la trama è avvincente, ma soprattutto perché è ben costruita. È l’arte dell’autore di saper narrare che fa la differenza. Perché quando leggiamo non...
La notte degli spilli
Con La notte degli spilli siamo di fronte a un vero e proprio romanzo psicologico che cattura fin dalle prime pagine, dove comprendiamo subito che la vicenda sta per evolvere verso qualcosa di importante e ci coinvolge del tutto.L'AUTORE Santiago Roncagliolo è nato a...
Il condominio
Siamo spesso portati a credere che i romanzi si reggano sulle loro trame e che il lettore si conquisti solo con un intreccio ben congegnato e il finale a sorpresa. Poi ci sono le storie che contraddicono questo principio e fanno leva su altri meccanismi per tenere il...
All’antica. Una maniera di esistere
I libri continuano ad essere gli strumenti migliori per dare il giusto valore alle parole che usiamo e per prendercene cura con tutta l’attenzione che si meritano. Ce ne sono alcuni che dichiarano questo intento già nel titolo e nelle radici filosofiche da cui...
Crepitio di stelle
Ci sono romanzi in cui l’autore mette le parole al servizio della storia che vuole raccontare e poi ce ne sono altri in cui, invece, la storia sembra non esserci, ma le parole hanno forza di per sé. Servono a dare voce alla memoria, a trovare un nesso fra i ricordi. È...
Il risveglio della signorina Prim
Quanto incide il titolo di un libro sulla curiosità del lettore di prenderlo in mano e lasciarlo parlare? Direi parecchio, almeno tanto quanto la copertina. A me è successo con Il risveglio della signorina Prim di Natalia Sanmartin Fenollera, che ha attirato la mia...
Il racconto dell’ancella
Una delle magie che alcuni romanzi sanno creare è quella di riuscire a farci ragionare attraverso l’emozione e di accompagnarci in mondi inventati che però ci costringono a mettere in discussione anche quello reale. È senz’altro questo il principale obiettivo della...
L’Ickabog
Poco prima di Natale è uscito in Italia l’Ickabog, ultimo libro di J.K. Rowling. L’autrice ha dichiarato di aver avuto l’idea della storia parecchi anni fa e di averla scritta a brani tra un Harry Potter e l’altro. Relegato in soffitta per tanto tempo, durante il...
RICHIEDI INFORMAZIONI