Non esiste piazza più grande dove trovare clienti. Oltre due miliardi sono gli utenti in tutto il mondo, trentadue milioni solo in Italia. Per un autore il cui mercato è l’Italia, un potenziale cliente su due è su Facebook.

Per questo a chiunque desideri trovare lettori per il proprio libro suggerisco di guardare al più grande dei social network. Ma c’è un aspetto non tanto ovvio su cui è necessario riflettere. Mi spiegherò con un esempio.

Immaginati al tavolo di un ristorante, una cena con amici che non vedi da parecchio. I minuti scorrono tra chiacchiere, ricordi e buon vino. Ti stai godendo la serata come non ti capitava da tempo. All’improvviso una presenza silenziosa appare tra voi: il venditore di rose. Lui e il suo mazzo di fiori rossi.

Con un sorriso gentile gli spieghi che non siete interessati.

Niente, è ancora lì, immobile.

Passano almeno trenta secondi prima che il tuo sguardo, ora severo, lo convinca a cambiare aria. Sai spiegarti quel fastidio che hai sentito così forte tanto da renderti sgarbato? Te lo dico io: quell’uomo, pur cortese nei modi, ha interrotto il vostro momento. Ti piacciono le rose, trovi bello regalarle, ma non era quella l’occasione giusta.

Chi usa Facebook per vendere appare spesso fuori luogo come il venditore di rose.

Non è sbagliato il posto, tutt’altro. L’errore è piuttosto non considerare la volontà delle persone. Così come non eravate in quel ristorante per acquistare delle rose, così la gente non va su Facebook con l’intenzione di acquistare prodotti e servizi.

È un principio che tanti trascurano e, tra essi, molti scrittori. Li vedo fare un uso maldestro del più grande dei social network, irrorando bacheche di annunci pubblicitari, immagini del loro libro, promozioni, locandine di incontri pubblici. Non è sbagliato cercare lettori su Facebook. L’errore è confondere un luogo di relazioni con uno spazio pubblicitario, un posto di conversazione con uno di vendita a freddo.

Scrittori, narrate, condividete sapere, esprimete il vostro punto di vista, raccontate le emozioni. Nel seguire il canale social di un autore, i lettori vorrebbero godere della sensibilità intuita tra le pagine dei suoi libri o pregustare il piacere di una nuova scoperta, questa è l’intenzione. La narrazione – virtù di cui andate fieri – è la chiave per arrivare ad un pubblico affine a voi, coltivare rapporti e infine, sì, anche vendere.

 

 

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