Scrivere libri per bambini: gli strumenti del mestiere

L’idea di creare il corso “Scrivere per bambini e ragazzi” è nata dall’originaria intenzione di raccogliere le idee, le esperienze e gli insegnamenti riguardo al mondo dei libri per l’infanzia e i ragazzi, che frequento ormai dal 2006.

Volevo fare il punto della situazione, riordinare il bagaglio e inventariare gli strumenti che in tutti questi anni mi sono serviti e anch’io, a mia volta, ho appreso con il tempo, per affrontare la scrittura dedicata a giovani e giovanissimi.

Sistemare gli oggetti, in casa, è un’operazione impegnativa che non si esaurisce mai nel breve, ma che riserva di solito piacevoli sorprese: quasi sempre si ritrova qualcosa di cui ci si era del tutto dimenticati oppure si torna ad apprezzare la bellezza o l’utilità di qualcos’altro che, pur trovandosi sotto i nostri occhi tutti i giorni, avevamo smesso di guardare con il dovuto interesse.

Ordinare costringe a ragionare.

Avviene con gli oggetti, ma anche con il patrimonio di tecniche e conoscenze che ci appartengono.

Si scopre così che ogni esperienza, libro, laboratorio, lettura, progetto, incontro vissuto ha aggiunto un tassello a quella che, prima ancora di essere la professione che svolgo, è una passione che mi accompagna e mi anima da una vita.

 

Laboratori di lettura con bambini e ragazzi

Non saprei dire quanti piccoli, medi e grandi lettori io abbia incontrato finora grazie ai laboratori di lettura, giochi e musica che ho portato in scuole, biblioteche, librerie e rassegne letterarie da che ho cominciato a idearli e a proporli.

Credo che l’unità di misura di riferimento debba aggirarsi intorno alle migliaia. Ma da tutti gli incontri, nessuno escluso, mi sono sempre portata a casa un insegnamento, un’emozione, un arricchimento in più.

Li ho messi in valigia e me ne sono nutrita quando, seduta alla scrivania, con un’idea a cui dare forma e un nuovo libro da strutturare, avevo bisogno di far combaciare la mia immaginazione con quella del pubblico cui intendevo rivolgermi. In quei momenti tecnica ed esperienza, teoria e pratica si univano in un intreccio magico, foriero ogni volta di risultati sorprendenti, che sono sempre andati al di là delle mie aspettative e previsioni.

La scrittura è così, ci lascia credere di essere un gesto che governiamo noi, ma quando la si pratica ci prende la mano e guida lei.

Lasciarsene trasportare è uno dei viaggi più incredibili che si possa intraprendere.

 

Motivazione, intento, destinatari

Va da sé che il lavoro su me stessa e sulle motivazioni che mi spingono a scrivere, non solo in senso lato, ma nello specifico per un pubblico preciso, cioè quello dei bambini e dei ragazzi, è stato il punto di partenza da cui ha preso avvio il mio (per)corso.

E l’ho ritenuto un tema talmente importante da dedicarci la prima videolezione che ho intitolato proprio: Motivazione, intento, destinatari.

Credo che non si possa cominciare nessun progetto senza chiedersi prima perché lo si intraprenda e per chi lo si faccia.

Nel caso, poi, della scrittura per bambini e ragazzi l’attenzione al pubblico a cui intendiamo rivolgerci ha il suo peso. A seconda della fascia d’età cui appartengono, i bambini hanno competenze, gusti e immaginario molto diversi e di questo occorre tenere conto se si vuole parlare con loro.

Ma, curiosamente, quando si scrive per lettori così giovani, sono più gli atteggiamenti da evitare di quelli che invece occorre mettere in atto per ottenerne il favore. Il modo di porsi nei loro confronti è spesso inquinato dalla convinzione che l’adulto debba per forza insegnare qualcosa a chi ancora non lo sia e questo, quando si scrivono storie, non è proprio un bel presupposto da cui partire.

 

Fiabe e favole: la tradizione

Un bel presupposto, invece, è prendere le mosse dalla tradizione, ovvero da fiabe e favole, che non sono la stessa cosa, ma hanno entrambe gettato le basi del nostro patrimonio narrativo, specie di quello per i più giovani.

Ѐ importante conoscerle non certo per replicarle – sarebbe anacronistico – ma per coglierne schemi, dinamiche, personaggi e archetipi. Sono gli stessi su cui si basano da sempre le storie, anche le più recenti. Nella seconda videolezione mi occupo proprio di questo.

 

Il linguaggio: parole, immagini, musica

I libri per bambini e ragazzi si riconoscono non solo per il loro contenuto, pensato e modulato sull’età di coloro a cui sono destinati, ma anche per il loro aspetto, per la variabilità dei formati e per i molti tipi di linguaggio a cui fanno ricorso.

Le immagini non mancano mai, rime e onomatopee sono frequenti e persino suoni e musica sono spesso utilizzati per creare atmosfere fantasiose ed evocative.

La lettura si trasforma in un’esperienza globale che coinvolge tutti i sensi e questo penso sia un valore aggiunto straordinario che, come scrivevo già nell’articolo Parole immagini musica: i linguaggi dei libri, invidio molto ai testi per bambini e mi piacerebbe ritrovare, qualche volta, anche in quelli per adulti.

Ho dedicato la mia terza videolezione proprio all’analisi dei diversi linguaggi impiegati nei libri per i più giovani, perché se si vuole scrivere per loro bisogna conoscerli tutti.

 

Progettare il testo

Il concetto che scrivere per bambini e ragazzi sia più facile che scrivere per adulti è, ahimè, piuttosto diffuso. È una convinzione che viene subito smentita nel momento in cui si prova a cimentarsi nella stesura di un racconto per questo target. Se non si conoscono bene le tecniche della scrittura – e parlo della scrittura in senso lato – ci si arenerà presto, oppure si produrrà qualcosa che difficilmente susciterà l’interesse di una qualsiasi casa editrice di settore.

Tematica, argomento, ambientazione, accadimento, personaggi e poi ancora tono narrativo, punto di vista e sviluppo narrativo sono strumenti che devono essere conosciuti e maneggiati con dimestichezza. Anche dagli scrittori per bambini e ragazzi. A questi importanti temi ho voluto dedicare due videolezioni: la quarta e la quinta.

 

Gli Young Adults

Sulla soglia tra l’infanzia è l’età adulta ci sono gli adolescenti, un mondo a parte che merita un’attenzione particolare e che, in effetti, ne ha ricevuta anche dal mondo editoriale.

I libri per ragazzi godono di una tradizione importante, anche nel nostro Paese. Tuttavia, tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, prende sempre più piede l’espressione Young Adult per indicare la narrativa espressamente dedicata ai teenagers: ne ho parlato nell’articolo Gli Young Adults: cosa sono e chi li legge.

Sono libri che per tematica, ideazione, personaggi e linguaggio hanno caratteristiche tutte loro e, per questo, ho deciso di trattarli a parte nella mia sesta videolezione.

 

Bibliografia e strumenti utili

Le videolezioni sono registrate in modo che chi deciderà di seguirle potrà farlo dove, quando e ogni volta che vorrà. Ho previsto, inoltre, molte slides, indicazioni bibliografiche – scaricabili anche in formato pdf – e consigli di siti utili da seguire, per mantenersi sempre informati sulle novità editoriali del settore bambini e ragazzi.

 

A chi è dedicato il corso Scrivere per bambini e ragazzi

Nell’ideare il corso, non ho pensato soltanto agli scrittori, ma anche agli insegnanti, che desiderano promuovere la lettura in classe e intercettare l’immaginario dei propri allievi e ai genitori che vogliono orientarsi nel mare magnum dei libri per i più piccoli e scegliere testi di qualità. Conoscere quali siano i criteri e le caratteristiche che li rendono validi penso sia molto importante per trasmetterne la passione.

 

Un videocorso che non finisce con l’ultima lezione, ma che rende capace, chiunque ne fruirà, di continuare ad approfondire e onorare la propria passione per la letteratura dedicata all’infanzia e all’adolescenza.

 

 

ENTRA NELLA PAGINA DEL CORSO DOVE POTRAI TROVARE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI

 

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