Che cos’è l’ucronia
Come sarebbe il mondo se l’Impero Romano fosse sopravvissuto fino ai nostri giorni? E se l’Operazione Valchiria fosse andata a buon fine?
L’ucronia è un genere di narrativa che si basa su una premessa: la storia del mondo ha seguito un corso alternativo rispetto a quello attuale.
Le opere ucroniche vengono spesso accostate al romanzo storico o al filone fantascientifico, mescolandosi a utopie o distopie.
Ucronia: cenni storici
La parola “ucronia” deriva dal greco e significa letteralmente “nessun tempo”. Un termine analogo a “utopia” che rispecchia un concetto leggermente differente: “nessun luogo”.
Il primo esempio di ucronia risale al 27 a.C., in un brano dell’opera Ab Urbe condita, Tito Livio – parlando di Alessandro Magno – si chiede: “E se avesse sviluppato il regno macedone dirigendosi verso ovest anziché verso est?”.
Quasi due millenni dopo, nel 1836, Louis Geoffroy scrive Napoléon et la conquête du monde – Histoire de la monarchie universelle (1812-1832). La trama vede Napoleone sottomettere la Russia, invadere l’Inghilterra e diventare il sovrano illuminato della Terra.
Ma è nel 1857, attraverso il saggio Uchronie, che Charles Renouvier delinea il significato del termine.
Il genere trovò terreno fertile nella raccolta di saggi If It Had happened Otherwise (Se la storia fosse andata diversamente) di J. C. Squire (1931). Lo storico invitò autorevoli personalità politiche e culturali dell’epoca a cimentarsi in fantasiosi esperimenti ucronici. Partecipò anche Winston Churchill che, per l’occasione, rappresentò un diverso esito della battaglia di Gettysburg, diventando così autore e personaggio dell’opera.
Si può dire, però, che il periodo della Prima e della Seconda Guerra Mondiale siano il soggetto preferito delle ucronie.
Il romanzo I biplani di D’Annunzio di Luca Masali (1996), vede un’estensione della Grande Guerra che incalza la sua furia contro gli Imperi Centrali mentre Trilogia di Occidente (2001-2006) di Mario Farneti racconta di un’Italia fascista sopravvissuta al secondo conflitto mondiale che riesce anche a sconfiggere l’URSS e diventa una superpotenza.
Consigli ucronici
La possibilità di un presente differente da quello reale ha attirato l’immaginazione di moltissimi autori che, nel tempo, hanno dato il proprio contributo al genere.
Letteratura
Haruki Murakami – 1Q84
Esiste una barriera sottile che divide il 1984 dal 1Q84. Una membrana che sta per infrangersi. È la storia parallela di un mondo che – attraverso curiosi dettagli – diverge da quello reale.
Un libro ricco di storie che s’intrecciano e nascondono dentro ad altre storie, personaggi, visioni e paranoie.
Stephen King – 22.11.63
Una missione che potrebbe cambiare le sorti del mondo.
Attraverso un varco temporale che dalla nostra epoca conduce al 1958, si può tentare l’impossibile: impedire l’assassinio di Kennedy.
Ma si possono davvero sovvertire le regole dello spaziotempo?
Philip K. Dick – La svastica sul sole
I nazisti hanno vinto la Seconda guerra mondiale e il Reich si prepara a sbarcare su Marte.
Le forze dell’Asse sembrano inarrestabili: la resistenza s’assottiglia ogni giorno di più.
Ma un libro proibito svela una versione alternativa della storia: “La cavalletta non si alzerà più” racconta di un mondo differente, un esito che vede l’America vittoriosa.
Fumetti
DC Comics – Elseworlds
Linea di fumetti che mostra storie ambientate su terre alternative del multiverso DC.
Tra i più famosi: “Superman: Red Son” con un Superman che è allevato dai Sovietici e “Kingdom Come”, dove i supereroi, ormai vecchi e stanchi, devono riunirsi per combattere una nuova, pericolosa minaccia.
Marvel Comics – What If?
La famosa testata dedicata a storie ambientate in universi paralleli (e resa celebre al pubblico più giovane dalla serie animata su Disney +)
Tiziano Sclavi – Ucronìa
Nell’albo 240 di Dylan Dog vediamo diverse realtà: una Terra senza vita, un mondo dove scimmie evolute sorvolano Londra a bordo di un dirigibile e un altro distrutto dalla Guerra nucleare tra Stati Uniti e URSS. Filo conduttore della storia? Hitler vincitore della Seconda Guerra Mondiale che si allea con le forze di Stalin e crea il “ComuNazismo”.
Cinema
Quentin Tarantino – Bastardi senza gloria
La pellicola si integra nel contesto storico dell’occupazione della Francia da parte dei nazisti ma si conclude in modo del tutto estraneo ai fatti reali.
Molti dei personaggi sono fittizi, tra cui il gruppo di combattenti capeggiati da Aldo Raine: “I Bastardi”.
Serie TV
Netflix – Se non ti avessi conosciuto
I disastri su scala mondiale vengono accantonati in favore di un racconto più intimo.
Eduard, padre e marito affettuoso, perde i propri cari in seguito a un incidente. Sarà l’incontro con la professoressa Everest a donargli una speranza: la possibilità di navigare in tutti i possibili universi esistenti, per continuare a condividere momenti preziosi con la sua famiglia.
Una storia che spinge lo spettatore a chiedersi se il destino sia davvero ineluttabile.
Videogiochi
Codemasters – Damnation
Durante la guerra civile americana un signore della guerra ha conquistato gli U.S.A. con le sue potenti macchine da combattimento (tra cui robot e dirigibili).
Solo un gruppo di ribelli si oppone a lui, nel tentativo disperato di liberare la nazione.
Gioco di ruolo
Need Games – Lex Arcana
GDR che costruisce le proprie avventure in un mondo dove l’Impero Romano non si è mai diviso né dà apparentemente segni di cedimento. Grazie all’apporto e all’affinamento delle arti magiche ha potuto prevedere la sua caduta ed è in continua espansione.
Ucronia ed effetto farfalla
C’è un’immagine che spesso si collega al concetto di ucronia: l’effetto farfalla.
È una locuzione nota in fisica nell’ambito della teoria del caos secondo cui piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.
Alan Turing, nel saggio del 1950 Macchine calcolatrici e intelligenza, affermava che:
“Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza.”
Quest’idea venne resa nota da Edward Lorenz, nel suo scritto pubblicato nel 1963, per la New York Academy of Sciences.
“Può il minimo battito d’ali di una farfalla provocare un uragano dall’altra parte del mondo?”
Nella metafora si immagina che un semplice movimento di molecole d’aria generato dal battito d’ali dell’insetto possa causare una catena di eventi che scatenano un uragano a migliaia di chilometri di distanza.
Nella narrativa il “butterfly effect” si collega spesso al viaggio temporale e alle sue implicazioni.
Che insegnamento possiamo trarne?
La realtà che ci avvolge è costellata da gesti che consideriamo inutili, privi di senso.
Tendiamo a confrontarci sempre con gli altri e chiederci se la nostra vita sia all’altezza delle aspettative sociali. Ed è proprio in base a questo continuo paragone che ancoriamo le nostre debolezze: ci ripetiamo di “non essere mai abbastanza bravi a fare qualcosa”.
L’effetto farfalla ci aiuta a valutarci in un’ottica meno limitante fino a modificare la nostra percezione su ampia scala.
Un singolo gesto – positivo o negativo – verso il prossimo (o nei confronti di se stessi) potrebbe determinare in modo del tutto imprevedibile, il destino di altre persone.
Un’azione minuscola, all’apparenza insignificante, potrebbe essere l’essenza di un uragano che si spingerà lontano.
Foto di Stefan Keller da Pixabay